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Ortopedia, premiata ricerca su osteoartrosi

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Michele Saporito presenta la ricerca Michele Saporito presenta la ricerca

Uno studio sull’associazione tra i polimorfismi dei geni di suscettibilità all’insorgenza dell’osteoartrosi e il quadro clinico e radiografico della patologia è stato premiato come “Best Paper Award” del meeting della Società europea della chirurgia del ginocchio e artroscopia (Esska) che si è tenuto a Verona.
Il lavoro è stata presentato da Michele Saporito, specializzando in ortopedia e traumatologia dell’Università di Palermo, con il professore Michele D’arienzo. La ricerca è stata svolta all’ospedale “Giglio” di Cefalù in collaborazione con il responsabile dell’unità operativa di ortopedia Filippo Boniforti e con il laboratorio di protegenomica IBFM CNR-Lato di Cefalù.
“La ricerca – ha detto il direttore generale, Vittorio Virgilio – è un pilastro della nostra attività. Questi riconoscimenti, anche in ambito nazionale, sono da stimolo a proseguire in questa direzione”.
“Lo studio è stato condotto su 61 pazienti affetti da osteartrosi primaria del ginocchio – ha spiegato Saporito - mostrando un’associazione statisticamente significativa tra un polimorfismo del gene GDF5 e due del gene DVWA con il grado radiografico della patologia. I polimorfismi del gene DVWA sono risultati essere dei potenziali predittori della progressione dell’osteoartrosi. Lo studio sottolinea come le analisi mutazionali possano essere utili per l’identificazione precoce della patologia e della sua progressione”.
Soddisfatto del risultato si è detto Filippo Boniforti. “Questa ricerca, durata due anni, ci dice che possiamo ritardare la progressione dell’artrosi e che è possibile analizzarne sempre più approfonditamente la genetica”.
A concorrere per il “Best paper” sono stati diversi istituti italiani. Il vincitore, Saporito, potrà effettuare una fellowship in un centro ortopedico italiano.
vl/com 2015


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